Il Museo Horne di Firenze ospita l'opera "Santo Stefano", un dipinto a tempera e oro su tavola (84 x 54 cm di), di Giotto, databile dal 1330 al 1335 circa.
Il Santo è rappresentato a mezza figura, con una semplice aureola punzonata sullo sfondo oro uniforme. È distinto dai sassi sulla testa, che indicano la sua lapidazione, e dalla dalmatica. Si tratta di una figura di grande bellezza, rivolta verso destra e regge un libro rosso con decorazioni ad oro zecchino. Il colore è ricercato ed il disegno sembra essere di valore.
La veste è estremamente raffinata e presenta bellissimi ricami al collo, al petto, ai bordi delle spalle ed ai polsi. Un lembo di tessuto con una fodera rossa con riflessi dorati iridescenti copre la metà del libro. Il lembo ricade poi pesantemente verso il basso e ha pieghe estremamente realistiche.
La storia di Santo Stefano
L'opera era associata alla Madonna col Bambino della National Gallery di Washington e a due santi (San Giovanni Evangelista e San Lorenzo) del Museo Jacquemart-André di Chaalis. Si pensava che formasse un polittico a cinque scomparti, che potrebbe essere collegato ad uno di quelli citati dalle fonti in Santa Croce con un quinto pannello perduto.
Tuttavia, alcuni critici hanno notato un divario stilistico, oltre a piccole variazioni nella forma della cornice, tra il Santo Stefano e le tavole di Chaalis. Il pannello fiorentino è costruito a terra verde, mentre quello francese è costruito a terra rossa, che sicuramente ha un'origine diversa.
Autore | Giotto |
Titolo | Santo Stefano |
Anno | 1330-1335 |
Tecnica | tempera su tavola |
Dimensioni | 84 x 54 cm |