Il dipinto ad olio "La ragazza con l'orecchino di perla", realizzato dal pittore olandese Johannes Vermeer nel 1665, Nel corso dei secoli è stato chiamato con diversi nomi, ma verso la fine del XX secolo ha ottenuto il suo titolo attuale, ispirato all'orecchino indossato dalla ragazza ritratta. Dal 1902, l'opera si trova nella collezione del Mauritshuis dell'Aia ed ha ricevuto diversi trattamenti letterari e cinematografici.

L'opera

Il dipinto è un tronie (un'etichetta olandese del XVII secolo per indicare una "testa", che non era destinata a divenire un ritratto). Presenta una ragazza europea che indossa un turbante orientale, abiti esotici e come orecchino un qualcosa che sembra essere una perla molto grande. Il soggetto del dipinto non si conosce, anzi, è possibile che si tratti o di una modella reale o addirittura che Vermeer abbia creato una donna, forse rappresentando una Sibilla o una figura biblica. Si pensava che fosse la figlia maggiore dell'artista, Maria, ma alcuni storici dell'arte l'hanno considerata un anacronismo.

L'opera misura 44,5 cm di altezza e 39 cm di larghezza. Firmato con "IVMeer", non è datato. Sembra essere stato dipinto però intorno al 1665.

La combinazione di colori e lo sguardo della ragazza verso lo spettatore, sono stati molto apprezzati dopo l'ultimo restauro del dipinto avvenuto nel 1994. Nel corso del restauro è stato scoperto che lo sfondo scuro, che ora è un po' chiazzato, era originariamente di un verde brillante simile allo smalto. Questo effetto, ottenuto applicando una velatura (un sottile strato di vernice trasparente) sullo sfondo nero che si vede ora. Nel 2014, l'olandese Vincent Icke ha sollevato dubbi sul materiale dell'orecchino, sostenendo che a causa della forma e delle dimensioni, assomigliasse più a stagno che a perla.

Il dipinto all'inizio fu chiamato "Ragazza con turbante". Nel 1995, si pensò che il titolo "Ragazza con l'orecchino di perla" fosse più appropriato. In effetti, le perle sono ricorrenti in 21 quadri di Vermeer, tra questi Donna con una collana di perle.

L'impatto culturale della "Ragazza con l'orecchino di perla"

Alcune delle prime interpretazioni letterarie del dipinto furono scritte in poesia. Yann Lovelock nella sua poesia considera il dipinto un'opportunità per esaminare l'interazione tra l'esperienza quotidiana e la bellezza rappresentata sulla tela. W. S. Di Piero ha immaginato come la "Ragazza con l'orecchino di perla" potesse apparire nell'ambiente contemporaneo di Haight Street a San Francisco. Mentre Marilyn Chandler McEntyre ha commentato la personalità discreta e sicura della ragazza.

Ci sono anche romanzi immaginari. Il titolo della raccolta (di cinque racconti), scritto da Marta Morazzoni, è "La ragazza col turbante" (1986). Nel racconto che dà il titolo alla storia, un mercante d'arte olandese vende un quadro di Vermeer ad un eccentrico danese nel 1658. I due uomini parlano dell'idealizzazione della donna nell'arte. Le circostanze che hanno portato alla creazione del dipinto sono state raccontate nel romanzo storico scritto da Tracy Chevalier nel 1999. In questo, Vermeer si avvicina ad una serva che utilizza come assistente e la fa posare per lui come modella, mentre indossa gli orecchini della moglie.

Inoltre, il dipinto è apparso nel film St. Trinian's del 2007, dove viene rubato da un gruppo di studentesse per raccogliere fondi per salvare la loro scuola. Anche all'epoca, altri artisti hanno utilizzato l'icona del dipinto di Vermeer. Nel 2009, Awol Erizku lo ha ricreato come stampa, mettendo al centro una giovane donna di colore e sostituendo gli orecchini di perla con quelli di bambù, come commento alla mancanza di figure di colore nei musei e nelle gallerie. La composizione è chiamata "Girl with a Bamboo Earring". Nel 2014, lo street artist inglese Banksy ha trasformato il dipinto in un murale a Bristol, aggiungendo una scatola di allarme al posto dell'orecchino di perla e chiamandolo "Girl with a Pierced Eardrum".

Sintesi