Il museo nazionale delle arti del XXI secolo, noto come MAXXI, si trova a Roma. Esso è costituito da due sezioni: MAXXI arte e architettura. Zaha Hadid progettò l'edificio mentre la gestione è affidata dall'omonima fondazione del Ministero per i beni e le attività culturali. Il MAXXI è costruito nell'area delle ex caserme Montello, vicino alla basilica di Santa Croce a Via Flaminia, nel quartiere Flaminio di Roma.
L'inaugurazione ufficiale del Maxxi avvenne il 28 maggio 2010.
Il concorso
Nel luglio 1998, il Ministero per i Beni Culturali ha indetto un concorso internazionale per costruire un nuovo polo nazionale, culturale ed espositivo dedicato all'arte e all'architettura contemporanea a Roma.
Le 273 domande vennero valutate da una giuria internazionale. I 15 progettisti ammessi alla seconda fase lavorano sui progetti di concorso nei tre mesi successivi. Nel frattempo, l'anno precedente, avvenne la ricerca di un'area dismessa in una posizione strategica e centrale della città. Dunque portò alla scoperta del grande complesso delle officine e dei padiglioni militari della ex caserma Montello al Flaminio, che era da anni inutilizzato e avrebbe dovuto ospitare il campus.
Le linee guida del concorso prevedevano di integrare il progetto con il contesto del quartiere Flaminio. Bisognava preservare l'edificio che si affaccia su via Guido Reni e il grande corpo a due piani che confina con la chiesa parrocchiale, creare spazi aperti lungo il perimetro del progetto, prestare attenzione all'illuminazione naturale e al controllo ambientale, e creare continuità nella circolazione e nei percorsi.
Il progetto di Zaha Hadid è stato scelto dalla giuria a fine febbraio 1999. Diversi spazi articolati e complessi si integrano in questo campus multifunzionale. Si compone di un sistema dinamico e continuo, in cui le funzioni museali ed i laboratori di ricerca, si alternano con gli spazi di accoglienza e servizi di supporto al museo, gli spazi commerciali e per eventi. Anche i percorsi di collegamento interno e le strade pedonali di carattere urbano si intrecciano su più livelli. Gli studi e gli schizzi preliminari mostrano un'attenta lettura del contesto e delle preesistenze. Infatti la giuria scelse il progetto per la creatività della soluzione architettonica proposta e per quanto bene si integrava nell'ambiente urbano.
Il progetto del MAXXI
Al termine del concorso, le linee guida e le forme iniziali sono sviluppate in modo coerente durante le fasi di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva. Queste fasi confermano l'idea di un campus urbano in cui la concezione tradizionale di un edificio si espande in una dimensione più vasta, utilizzando tanto lo spazio della città quanto quello interno come destinazione museale prevalente.
I due musei MAXXI arte e MAXXI architettura sono organizzati in modo funzionale in aree con connotazioni precise, percorsi e zone polivalenti e flessibili. I musei ruotano intorno ad una grande hall a tutta altezza con servizi di accoglienza, librerie, laboratori didattici, auditorium e sale per eventi dal vivo e convegni, gallerie dedicate alle esposizioni temporanee.
Con l'uso del profilo contenuto e orizzontale, il progetto analizza il sistema urbano delle caserme. Infatti la circolazione interna si unisce alla circolazione urbana sovrapponendo diversi strati di percorsi intrecciati e spazi aperti adatti alle condizioni locali. Una trama spaziale di grande complessità è causata dalla complessità delle forme, dal variare e dall'intrecciarsi delle quote. L'andamento rigato della copertura ricorda i capannoni antecedenti. Il percorso pedonale, che in futuro diventerà un museo all'interno, attraversa l'area seguendo la sagoma arrotondata del museo e scivolando sotto i volumi in aggetto degli edifici. Sembra che il progetto si concentri sulle stratificazioni storiche e archeologiche di Roma, che vengono rappresentate attraverso la metafora dei strati digitali.
La preponderanza dei volumi in aggetto negli ambienti all'aria aperta e negli ambienti di accoglienza è evidenziata dall'idea progettuale nel piano architettonico. Le gallerie, progettate per ospitare le collezioni dei due musei, sono più spaziose. Hanno diversi livelli di permeabilità, flessibilità e trasparenza, ma tutti sono distinti dal controllo delle condizioni ambientali e di luce. In una sequenza scenografica di suites, l'arte, l'architettura e gli spazi per eventi dal vivo sono combinati con un uso variabile e zenitale della luce naturale. Sebbene lo spazio non sia limitato ad un percorso lineare, offre una serie di opzioni alternative che consentono ai visitatori di godere di suggestivi scorci panoramici.
Il cantiere del MAXXI
Le pareti che definiscono la forma e la struttura del MAXXI sono costruite in calcestruzzo, così come le superfici orizzontali, le lame di copertura e la maggior parte delle finiture.
Nell'area del cantiere è stata installata una centrale di betonaggio per garantire la continuità della produzione di calcestruzzo e la qualità della miscela. L'uso di casseformi speciali di dimensioni fuori standard è stato necessario per controllare la resa estetica delle superfici in cemento faccia a vista progettate da Zaha Hadid, che erano di colore chiaro, lisce e solo segnate dai fori degli elementi di connessione delle due facce del cassero. Le enormi spinte che il calcestruzzo esercita durante la fase di getto devono essere sopportate dai casseri. Il loro coefficiente di reimpiego è leggermente superiore a quello dell'unità. Le pareti a geometria complessa possono essere costruite utilizzando la miscela del tipo autocompattante per garantire una superficie compatta e liscia. Il collegamento verticale e altri componenti architettonici, come le travi ed i pilastri che sostengono volumi in aggetto, sono realizzati in acciaio.
Il sistema di copertura è stato realizzato completamente fuori opera. Integra gli elementi di serramento, i dispositivi per controllare l'illuminazione naturale e artificiale e i meccanismi per il contenimento del calore generato dall'irraggiamento solare. È costituito da due vetrate superiori e una vetrata inferiore. All'esterno, è protetto da un frangisole costituito da griglie metalliche che lo rendono accessibile per la manutenzione oltre a schermare la luce.
Il MAXXI architettura
In Italia, il primo museo nazionale di architettura è il MAXXI. La sua attenzione si concentra sia sull'architettura d'autore che su quella anonima. Nel museo sono presenti due anime distinte: quella che cerca di storicizzare l'architettura del XX secolo e quella contemporanea che cerca di risolvere i problemi del presente interpretando le aspettative della società attuale. Il museo storico e il museo contemporaneo hanno caratteristiche e prospettive di sviluppo diverse, ma entrambi determinano una dimensione multipla e trasversale. Il MAXXI architettura funge da interlocutore con altre istituzioni culturali italiane del settore, sia nell'istruzione superiore che nella rete di centri e archivi di architettura.
Il patrimonio di architettura del MAXXI è costituito da acquisizioni dirette ed è collegato alla rete dei musei e degli archivi pubblici e privati in tutta Italia. Ciò consente di estendere il patrimonio di riferimento praticamente in tutto il mondo. I fondi conservati presso l'Archivio Centrale dello Stato di Roma, l'Archivio Progetti IUAV di Venezia e l'Accademia nazionale di San Luca sono collegati al museo attraverso accordi.