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La creazione di Adamo

La creazione di Adamo

La Creazione di Adamo, nota anche come Creazione dell'uomo, è un affresco di Michelangelo dipinto nel 1508-1512 circa. Fa parte del soffitto della Cappella Sistina. Illustra il racconto biblico della creazione, che si trova nel Libro della Genesi, dove Dio dà vita al primo uomo, Adamo. L'affresco si trova al quarto posto nella sequenza di pannelli che rappresentano gli episodi della Genesi e fa parte di un complesso schema iconografico. La creazione di Adamo di Michelangelo è tra i dipinti religiosi più replicati.

L'opera "La creazione di Adamo"

La figura giovane e atletica di Adamo sta semidistesa su uno sfondo naturale spoglio e poco caratterizzato che simboleggia l'alba del mondo. Si alza da un pendio erboso, quasi sul ciglio di un abisso, tendendo un braccio verso l'Eterno e si avvicina in volo entro un nimbo angelico.

Secondo la tradizione iconografica, Dio è circondato da un gruppo d'angeli. Tuttavia, piuttosto che gli angeli stereotipati serafini e cherubini, Michelangelo ha rappresentato queste figure reali, impegnate in uno sforzo per sollevare il nimbo e in una varietà di attitudini e atteggiamenti, con un'illuminazione e una nitidezza diverse che amplificano quelle in primo piano per contrasto.

L'invenzione degli indici, che si alzano con le braccia protese poco prima dell'incontro, è straordinaria, perché funge da potente metafora della scintilla vitale che passa dal Creatore alla creatura forgiata. È straordinariamente bella e riflette la perfezione e la potenza divina. La famosa Annunciazione di Cestello di Sandro Botticelli a Firenze potrebbe aver ispirato tale gesto. Un valore eterno e universale è stato acquisito da questo momento immortalato, che è già perfettamente comprensibile in un avvicinamento trepidante che non avviene mai. Alcuni pensano che il contatto non avviene tra le due dita sia voluto per sottolineare che l'uomo non può raggiungere la perfezione divina.

Adamo

Adamo, il cui corpo è definito con grande precisione anatomica, poggia il braccio sul ginocchio piegato in un effetto di risveglio perfetto. Alza infatti il dito ancora incerto verso Dio. La figura del primo uomo ha morbidi trapassi chiaroscurali, ma l'uso di tonalità brillanti li rende estremamente scultorei. Il suo volto, con un profilo leggermente ruotato all'indietro, è quello di un adolescente senza espressioni chiare, contrastando con l'intenso ritratto di Dio, maturo e pieno di vitalità, con una capigliatura grigia e una lunga barba con baffi che fluttuano nell'aria. Sebbene l'occhio di Adamo non è dipinto, fu realizzato direttamente rialzando l'intonaco ancora fresco, creando così un gioco di ombre.

Michelangelo si ispirò alla forma scolpita da Jacopo della Quercia per la Porta Magna della Basilica di San Petronio a Bologna per la creazione di Adamo, proprio come fece per la creazione di Eva. Un foglio a carboncino nero è stato utilizzato per studiare la posa di Adamo, ed oggi si trova al British Museum di Londra.

Il gruppo divino

Il gruppo divino è racchiuso in un grande manto rossastro, gonfio di vento, che abbraccia l'Eterno e gli angeli con una curva dinamica. Per alcuni studiosi ricorda la forma di un cervello umano, sottolineando il concetto di "idea" divina, mentre per altri sembra una conchiglia. In un recente studio, un gruppo di ricercatori italiani ha trovato una suggestiva sovrapposizione tra la sagoma del mantello dell'affresco e una sezione anatomica di un feto dopo il parto.

La sorprendente corrispondenza dei dettagli anatomici, può essere attribuita solo a Michelangelo, che aveva acquisito una profonda conoscenza dell'anatomia attraverso la sua pratica approfondita di dissezioni su cadaveri durante il suo tempo presso la Basilica di Santo Spirito a Firenze. Altre interpretazioni affermano che l'immagine che mostra il gruppo di Angeli con Dio al centro è una parte anatomica dell'emisfero destro del cervello umano. Questa rappresentazione anatomica potrebbe essere collegata alle idee neoplatoniche sull'unità dell'uomo con Dio.

La creazione di Adamo

Analisi de "La creazione di Adamo"

Molte ipotesi sono state avanzate sul significato dell'originale composizione della Creazione di Adamo, molte delle quali derivano dall'esperienza documentata di Michelangelo nell'anatomia umana.

Il cervello umano nella creazione di Adamo

Il medico Frank Meshberger ha osservato nel Journal of the American Medical Association nel 1990 ad Anderson, nell'Indiana, che le figure e le forme dello sfondo raffigurate dietro la figura di Dio sembravano rappresentare anatomicamente il cervello umano. I confini del dipinto corrispondono ai principali solchi del cervello nella superficie interna ed esterna come il tronco cerebrale, il lobo frontale, l'arteria basilare, la ghiandola pituitaria.

La rappresentazione della nascita

Alternativamente, fu notato che il telo rosso che circonda Dio ha la forma di un utero umano e che la sciarpa che fuoriesce, colorata di verde, potrebbe essere un cordone ombelicale appena tagliato. Nel 2015, un gruppo di ricercatori italiani ha pubblicato un articolo su Mayo Clinic Proceedings, dove sovrapponeva le immagini dell'utero e del manto post-partum. Secondo Enrico Bruschini, è un'ipotesi affascinante che presenta la scena della Creazione come una rappresentazione idealizzata della nascita fisica dell'uomo. Ciò però lascia perplessi, in quanto Adamo è stato creato e non è nato da una donna.

La rappresentazione della costola di Eva

Inoltre, nel 2019, Deivis Campos ha scoperto nel Clinical Anatomy Journal che Adamo ha una costola nascosta sul lato sinistro del suo busto. Michelangelo suggerisce che questo contorno di costole sia intenzionale e rappresenti la costola di Eva grazie alla sua profonda conoscenza dell'anatomia umana.

Campos afferma che Michelangelo rappresentò Adamo ed Eva insieme incorporando una costola aggiuntiva. Ciò è in contrasto con la tradizione cattolica che afferma che Eva fu creata dopo Adamo. Ci sono prove significative che dimostrano che Michelangelo era profondamente in disaccordo con molte tradizioni cattoliche e aveva una relazione conflittuale con il Papa Giulio II, il committente del soffitto. Campos suggerisce quindi che l'inclusione delle costole fosse un modo intenzionale per offendere Papa Giulio II e la Chiesa cattolica, senza dover ammettere le proprie colpe. Questo perché all'epoca pochissime persone conoscevano l'anatomia umana e potevano quindi contestare l'opera.

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