Maurizio Cattelan è noto per le sue opere al confine tra l'ironia e la sfacciataggine, il che a volte è necessario per creare scalpore. Tra queste, sicuramente, "L.O.V.E." è una delle sue opere più provocative. L'opera, nota come "il dito medio", si trova di fronte a Palazzo Mezzanotte, che è la sede della Borsa di Milano in Piazza degli Affari.

L'opera Love, realizzata con puro marmo di Carrara, mostra una mano che si impegna nel saluto romano, ma con le dita mozzate e solo il dito medio eretto per ribaltare il significato. Quest'opera non è posizionata casualmente. Infatti si trova davanti alla sede della Borsa di Milano, ovvero il Palazzo Mezzanotte, progettato dall'omonimo architetto durante il ventennio fascista. L'opera non è solo una provocazione. E' piena di significati che si rivolgono in particolare al mondo della finanza. Un mondo considerato globalista e rappresentante di un fascismo emergente e potente.

L'acronimo della scultura, L.O.V.E., significa "libertà, odio, vendetta, eternità". La statua offre a tutti la possibilità di usare la propria immaginazione e attribuirle un proprio significato. Lo stesso Cattelan sostenne che il dito è destinato soprattutto all'immaginazione. È anche chiaro però che ciò che balza all'occhio ha quasi certamente un significato ben chiaro e poco universale.

Sin dai suoi esordi, Cattelan ha ottenuto il successo e la fama. Con le sue opere, ha superato le barriere dell'arte e ha portato i concetti e i significati delle sue opere al di là dei materiali e dei supporti materiali. Il famoso dito medio di Cattelan spinge lo spettatore a porsi domande. La capacità di chiedersi cosa significa un'opera è ciò che porta l'attenzione sul suo significato e porta a riflettere su questioni come il consumismo e la finanza. Ognuno di noi oggi è completamente coinvolto in entrambe le realtà, consciamente o inconsciamente.

Ubicazione e riscontro dalla popolazione di L.O.V.E.

Nel 2010, il sindaco Letizia Moratti ha inaugurato la scultura a Milano. Doveva essere esposta solo per due settimane all'inizio. Tuttavia, dopo un lungo tentativo e una raccolta di firme sui social media, l'amministrazione comunale ha deciso nel 2012 di lasciarla in pianta stabile.

Le proteste della classe politica furono molto violente perché si sentivano offese dal significato dell'opera. Il critico d'arte Phlippe Daverio ha proposto di trasferire l'ironica scultura a Bologna, una città per lui molto più spiritosa e in grado di accogliere l'opera in modo appropriato. L'artista ha dichiarato che l'opera "sta all'immaginazione di tutti" riguardo al suo significato. Pertanto, tutti possono leggervi come vogliono.