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Gli altri di Cattelan

Gli altri di Cattelan

Maurizio Cattelan ha accolto i visitatori della Biennale d'arte di Venezia con 2000 piccioni impagliati. Tutti posizionati sulle travi del padiglione centrale (palazzo delle esposizioni). Si tratta di un ampliamento di un'opera chiamata i turisti (Tourists), progettato per la biennale del 1997, ancora oggi crea paura tra le persone con abiti costosi. Come suggerisce il titolo attuale, gli altri (Others), ci indica una certa paranoia per il fatto di essere osservati da estranei in mezzo a noi.

In occasione dell'inaugurazione della Biennale, un gruppo di animalisti si sono opposti all'installazione e hanno accusato Cattelan di tassidermia. Egli ha subito affermato che li aveva acquistati da un negozio di forniture teatrali.

I visitatori saranno commossi o spaventati dall'inquietante schiera di piccioni impagliati in cima? Il primo sentimento che si prova quando si vedono questi uccelli in natura è di stupore, poi di gioia e infine di preoccupazione. Ma chi sono questi altri?

Gli altri

Un allarme viene emesso dalla loro presenza all'interno dell'edificio, dal loro silenzio e dalla loro analogia con i visitatori. La loro proliferazione, combinata con il loro aspetto familiare e quasi banale, suscita presto sospetti.

Cattelan si prendeva gioco del mondo dell'arte proponendo un'analogia tra gli sciami di piccioni che invadono le piazze e danneggiano i monumenti e gli sciami di amanti dell'arte che si incontrano e bruniscono l'arte che hanno imparato ad apprezzare. Con il loro silenzio e il loro sguardo, i piccioni scrutano i movimenti dei visitatori prima che questi possano notarli. Questa famiglia di uccelli è collegata alle colombe, che nel cristianesimo sono rappresentazioni dello Spirito Santo. L'opera, chiamata successivamente gli altri (Others), assume un carattere più universale e politico.

Viviamo in una società sotto cotante sorveglianza. I piccioni traggono la loro storia costruendo la loro comunità nei territori che conquistano. Simbolicamente rappresentano la colonizzazione. Per dare vita alla scultura, Cattelan ha pensato a ribaltamenti. Gli spettatori diventano gli intrusi nella stanza, costringendoli a confrontarsi con la loro individualità.

Gli altri
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