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Combustione latente

Combustione latente

Combustione latente (Latent Combustion), è un'opera del 2015 di Monica Bonvicini, un'artista italiana che vive e lavora a Berlino. L'opera si compone di assemblaggi di motoseghe e asce nere saldate insieme. Gli attrezzi, sono ricoperti da una colata di colore nero e sono appese al soffitto come corpi scomposti e inermi. Proprio questa analogia, fa si che il nostro sguardo sia catturato dall'opera. Rappresenta conflitti e violenze avvenute, metaforizzate con il cumulo instabile che, anche quando sono eliminati, esaltano il terribile potenziale degli attrezzi.

L'opera si compone di sei pezzi unici. Il nome Combustione latente si riferisce alla combustione interna dei motori delle motoseghe. Allo stesso tempo, evoca un senso di shock, tumulto e disordine. Invoca la perdita tradizionale delle abilità artigianali e il cambiamento latente del mare che ne deriva. Per molti anni, l'artista ha utilizzato materiali industriali come catene, cuoio, lattice, specchi e altri ancora per le sue opere, toccando così un'area compresa tra i poli della produzione industriale e dell'artigianato. Nell'opera l'artista combina ancora una volta il lavoro manuale e le cose pronte. I materiali realizzati industrialmente e manualmente sono utilizzati per denigrare alcuni simboli del potere maschile.

In Combustione latente, scompone l'architettura moderna e postmoderna, che viene vista come un riflesso dei principi di potere, dominio ed esclusione maschili. Tuttavia, il senso dell'umorismo e l'estetica potente dell'artista catturano e seducono l'osservatore, svelandone contemporaneamente il coinvolgimento nella politica dello sguardo.

Bonvicini preferisce materiali industriali per le sue opere scultoree, come catene, pelle nera, latex, specchi e lampade, tutti elementi che evidenziano uno sguardo freddo e incisivo simile a quello che si può incontrare in un night club. Bonvicini trae ispirazione da visite a sexy club che stesso l'artista ha vissuto come eventi liberatori. Questo perché la sessualità e i suoi limiti sono estremamente aperti all'interpretazione in quegli ambienti. Questo è il motivo per cui Bonvicini ha creato questa, ma come anche altre, opere.

Combustione latente
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