Il cuore è il custode dei sentimenti. Il disegno che impariamo da piccoli è composto da due linee curve che si incontrano, formando una figura perfettamente simmetrica. Tuttavia, da una prospettiva anatomica, siamo consapevoli che il nostro cuore, così come altri punti del nostro corpo, non sono perfettamente simmetrici. La sfida nel rappresentare quest'organo vitale è proprio quella di riuscire a cogliere il suo movimento pulsante e continuo, trasformando la sua forma mutevole in una sola rappresentazione. Tuttavia, l'artista Jacopo Cardillo, noto come Jago, è riuscito a far battere un cuore di ceramica nell'opera Apparato circolatorio del 2017.
Egli ha utilizzato una stampante 3D per ricostruire la sequenza dei movimenti del battito cardiaco e creare uno stampo per ognuno di essi. Quindi, ha fatto poi colare la ceramica liquida all'interno di questo stampo, creando un cuore "diverso" per ogni pulsazione.
Jago ha completato il lavoro in sei mesi creando prima una struttura in argilla e poi elaborandola al computer. Il movimento è successivamente suddiviso in trenta momenti, ciascuno dei quali rappresentava un micromovimento del singolo battito.
Ogni momento ha dato origine ad un modello che è realizzato con una stampante 3D, con cui vennero costruiti 30 calchi in gesso, all'interno dei quali è stata colata l'argilla. Infine è trasformata in terracotta e smaltata. Il risultato è un apparato circolatorio composto da una serie di trenta cuori, ognuno ruotato sul proprio asse e disposti in fila, come se volessero riprodurre il movimento ideale di un cuore in un solo battito.
Dopo aver esaminato l'Apparato circolatorio, si può concludere che non esiste un solo cuore, ma uno per ogni momento della nostra vita, così come i nostri sentimenti, che sono variabili e capricciosi.